Visioni di padre Norberto

(biografia tratta tratta da San Gabriele dell’Addolorata , Pierino Di Eugenio , ED. San Paolo, 1997)

La guarigione di Maria Mazzarelli segna l’inizio ufficiale dei miracoli e dei pellegrinaggi a piedi. Miracoli che Dio continua a far fiorire sulla tomba di Gabriele e pellegrinaggi che via via hanno assunto dimensioni d’epopea.

       Un giorno il direttore padre Norberto Cassinelli si ritrovò tormentato da dubbi e roso da scrupoli. Sì, insomma non sapeva che pesci pigliare nella guida di Gabriele. Si rivolse al buon Dio invocando lumi e, magari, anche qualche segno visibile a dimostrazione che il giovane studente non stesse barando.

       Era pieno inverno 1861 e nel cortile biancheggiava un metro di neve. Come d’incanto, affacciandosi alla finestra sotto i suoi occhi vede sbucare dalla coltre di neve un candido giglio.

<< Allora capii che il Signore mi aveva dato risposta e da quel giorno cominciammo a salire con più celerità e sicurezza  nella via del paradiso >>.

       Un altro giorno gli capita di osservare Gabriele che passeggia quasi rapito in estasi per i viali del giardino. Comincia a lavorare di fantasia sul futuro di questo innamorato del Crocifisso e di Maria addolorata. D’un tratto gli si spalanca la volta del cielo che lo inonda con una sinfonia di canti e suoni come di gruppi osannanti che scendono dalle colline circostanti.

       Lo assale un vago sospetto: con l’età che avanza chissà forse cominciano a rintronare le orecchie. Ma subito una voce arcana lo rassicura: << Questi sono i pellegrini che vengono ad onorare Gabriele >>.

       Questi gruppi sono oggi fiumane. Basti ricordare i pellegrinaggi a piedi da Teramo o quelli dalla vallata del fiume Fino che ai primi di agosto coinvolgono migliaia di devoti in un estenuante peregrinare tra canti e preghiere lungo tutta la notte.

 

 




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