4. Visite di sorella morte

(biografia tratta tratta da San Gabriele dell’Addolorata , Pierino Di Eugenio , ED. San Paolo, 1997)

La vita è movimentata. Quando torna dalla trasferta presso la balia Checchino trova la mamma di nuovo con il pancione. E non sarà l’ultima volta. Subito papà è nominato governatore a Montalto Marche, Ascoli Piceno, dove si reca senza famiglia.

L’anno dopo, 1841, è promosso a Poggio Mirteto, Rieti. Addio Assisi, questa volta si migra tutti. Ma per poco, meno di un anno. Perché qui non si resiste. L’umidità e una serie di circostanze avverse minano la salute di Sante e Agnese.

Breve vacanza a Terni per respirare un po’ d’aria natia e qui arriva la nomina di assessore legale della delegazione pontificia di Spoleto. Finalmente una sede definitiva. E prestigiosa, anche se la città non è ancora famosa per il festival dei Due Mondi.

Siamo a fine novembre 1841. Fine dei travagli? Magari. Dopo pochi giorni muore la figlioletta Rosa, batuffolo di appena sei mesi. Passa un altro mese e a fine gennaio1842 un’emorragia cerebrale ghermisce all’improvviso la vita della piccola Adele, nove anni.

E così, tenuto conto che due fratellini sono morti prima che arrivasse Checchino, sono quattro i figli che mancano all’appello. Troppi per la già minata fibra di Agnese che si ammala di meningite facendo subito presagire l’irreparabile.

Resiste solo una settimana. Consapevole del suo stato, Agnese stringe a sé i figli riservando a ciascuno una carezza di commiato.

Sappiamo che con particolare affetto << Checchino fu abbracciato e baciato dalla mamma poche ore prima della morte >>. Si spegne serenamente il 9 febbraio 1842 all’età di 41 anni.

Sulla casa dell’assessore cala un gelido silenzio e un vuoto difficile da colmare. Il papà parla di << adorabile volontà di Dio >> anche a Checchino. Che non ha ancora quattro anni, ma porterà i segni di questa esperienza per tutta la vita.

 

 




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