6. Un pesce sospetto

(biografia tratta tratta da San Gabriele dell’Addolorata , Pierino Di Eugenio , ED. San Paolo, 1997)

Passano gli anni e la vita riprende. Il tempo lenisce il lutto, anche se la ferita resterà incancellabile. Chi supplirà il ruolo materno nella formazione della personalità di Checchino che già si dimostra vivace, sensibile e anche piuttosto turbolento ?

Papà Sante affronta la dura realtà con coraggio e responsabilità. Il dovere lo chiama ed egli risponde. Onesto con i clienti, mani pulite nell’esercizio della pubblica amministrazione, esemplare nella pratica della fede che il dolore non scardina, semmai consolida. Ogni mattina, prolungata preghiera in casa prima di andare a messa accompagnato da qualcuno dei figli.

Ora può correre in ufficio dove lo attende una colluvie di scartoffie e negoziazioni. Proverbiale la sua rettitudine. Non sa cos’è una tangente.

Un giorno arriva in tavola un pesce squisito. Insospettito, vuol conoscere il nome del donatore, poi alza la voce: << E non sapete che costui ha una causa pendente in tribunale? >>. I commensali restano con la forchetta alzata e la bocca spalancata: il pesce se lo mangiano i poveri.

La giornata si chiude sempre con il rosario comunitario davanti alla statuina della Madonna Addolorata, qualche ramanzina ai più birichini e le opportune raccomandazioni.

Ma adesso basta parlare di Sante.

 

 




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