(biografia tratta tratta da San Gabriele dell’Addolorata , Pierino Di Eugenio , ED. San Paolo, 1997)
E partiamo da Assisi che già la dice lunga, come notava il sommo poeta. Sì perché proprio nella città del Poverello il nostro santo nasce la mattina del 1° marzo 1838.
E’ l’undicesimo di tredici figli. Il suo arrivo è accolto come dono di Dio e rinnova la festa della vita, perché avere una famiglia numerosa allora non era una vergogna. Ancora non si era instaurata la filosofia del nuovo corso secondo cui un figlio è meglio di due e, in troppi casi, nessuno è meglio di uno. Oggi i bambini sembrano una razza in via di estinzione.
La sera stessa un festoso corteo esce dal palazzo comunale e si porta per il battesimo nella cattedrale di San Rufino, che sette secoli prima aveva accolto e rigenerato san Francesco. Era quasi inevitabile che gli venisse imposto il nome dell’illustre concittadino. Ma per tutti fu subito e sempre Checchino.